MUSICA E LOTTA PER I DIRITTI CIVILI DEGLI AFROAMERICANI

 Se si parla di lotta non violenta per i diritti civili degli afroamericani si parla di 

Martin Luther King

Martin Luther King Jr., nato con il nome di Michael King Jr. (Atlanta15 gennaio 1929 – Memphis4 aprile 1968), è stato un pastore protestantepolitico e attivista statunitense, leader del movimento per i diritti civili degli afroamericani. Si opponeva alla discriminazione razziale, quindi al governo razzista dell’epoca, con resistenza non violenta.

Molte persone di colore e afroamericane, oppresse, partecipavano alle sue proteste.


I HAVE A DREAM





Il discorso di M.L King passato alla storia "I HAVE A DREAM"

Guarda il video al seguente link :

https://www.ilpost.it/2018/04/04/martin-luther-king-have-dream-video/


Questo suo manifestare lo rese famoso non solo tra la gente di colore, ma anche tra le genti razziste come nemico giurato.

Questo suscitò il malcontento di varie persone, ecco perché fu assassinato il 4 aprile 1968.

Pochi istanti prima di essere colpito a morte da un cecchino,  Martin Luther King Jr. gridò gioiosamente dal balcone del Lorraine Motel dove vide il musicista Ben Branch nel cortile.


"Voglio che tu interpreti 'Precious Lord' per me"


e Ben rispose "Sicuro che lo farò" un attimo dopo M.L King ricevette una pallottola in testa e morì.


Branch era un grande saxofonista di Memphis .

"Ben, make sure you play Take My Hand, Precious Lord in the meeting tonight. Play it real pretty."

 "And Ben said he told him, 'You know I will,' Branch recalled. Moments later, King was shot.


Scatto che immortala l'attimo successivo all'assassinio di M.L king, egli giace a terra sul balcone e i suoi collaboratori accorsi indicano la provenienza dello sparo. In cortile, con il cappello in testa, c'è Ben Branch, l'ultimo con il quale King aveva scambiato le sue ultime parole.

Ascolta la canzone "TAKE MY HAND, PRECIUS LORD"



ML King amava accompagnare e sottolineare il significato dei suoi discorsi con la musica, infatti anche il 28 Agosto 1963 la cantante Joan Baez cantò la canzone "WE SHALL OVERCOME" davanti a un milione di persone sul piccolo podio davanti al Lincoln memorial.
Podio dal quale ML King recitò il suo discorso sul “sogno” (I HAVE A DREAM …)



We Shall Overcome è diventata una canzone di protesta pacifista che divenne un inno del movimento per i diritti civili negli Stati Uniti d'America.


Guarda il video di quella giornata passata alla storia


https://youtu.be/7akuOFp-ET8

La canzone deriva forse da una canzone gospel


We shall overcome,

We shall overcome,

We shall overcome, some day.

 

Oh, deep in my heart,

I do believe

We shall overcome, some day.

 

We’ll walk hand in hand,

We’ll walk hand in hand,

We’ll walk hand in hand, some day.

 

Oh, deep in my heart,

 

We shall live in peace,

We shall live in peace,

We shall live in peace, some day.

 

Oh, deep in my heart,

 

We shall all be free,

We shall all be free,

We shall all be free, some day.

 

Oh, deep in my heart,

 

We are not afraid,

We are not afraid,

We are not afraid, today

 

Oh, deep in my heart,

 

We shall overcome,

We shall overcome,

We shall overcome, some day.

 

Oh, deep in my heart,

I do believe

We shall overcome, some day

 

Riusciremo a superarlo

Riusciremo a superarlo

Un giorno ne saremo fuori

 

Nel profondo del cuore,

Io lo credo

Un giorno tutto sarà superato

 

Cammineremo mano nella mano

Cammineremo mano nella mano

Cammineremo ancora mano nella mano

 

Nel profondo del cuore, io lo credo

 

Vivremo ancora in pace

Vivremo ancora in pace

Un giorno avremo ancora la pace

 

Nel profondo del cuore, io lo credo

 

Noi non abbiamo paura

Noi non abbiamo paura

Un giorno tutto sarà superato

 

Nel profondo del mio cuore

 

Non abbiamo paura

Non abbiamo paura

Non abbiamo paura oggi

 

Nel profondo del mio cuore

 

Riusciremo a superarlo

Riusciremo a superarlo

Un giorno ne saremo fuori

 

Nel profondo del mio cuore,

Io lo credo

Un giorno ne saremo fuori

 

Lettura brano "PRIMO, SECONDO, TERZO" di Michela Murgia 

tratto dal libro "Noi siamo tempesta"









Visione del film "GREEN BOOK"




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