VOCI BIANCHE e CASTRATI

VOCI BIANCHE e CASTRATI

Visione del film "L'ottava nota" accedendo a Raiplay

https://www.raiplay.it/ricerca.html?q=l%27ottava%20nota


Il film parla di un ragazzino con un grande talento musicale ed una voce particolarmente aggraziata ed acuta, voce che cambierà a causa del sopraggiungere della pubertà.

La voce del protagonista del film e dei ragazzi che fanno parte del coro si definisce voce bianca.
Per voce bianca si intende la voce dei bambini che non hanno ancora raggiunto l'età in cui si verifica la muta vocale, 13 anni circa.

A partire dal 1500 fino alla 1900, per mantenere le qualità vocali tipiche delle voci bianche veniva praticata la castrazione ai cantanti maschi prima dell'età puberale.

La castrazione prevede l'asportazione dei testicoli.

Il castrato è un cantante adulto di sesso maschile che, avendo subito la castrazione prima della pubertà, possedeva eccezionali capacità vocali per effetto della mancata produzione degli ormoni sessuali. La voce del castrato aveva infatti un estensione molto ampia, e poteva talvolta abbracciare l'ambito di tre ottave, riusciva ad arrivare a note molto acute. Era inoltre dotata di una agilità e di una potenza superiori a quelle della voce femminile, dato che grazie alla castrazione non avveniva l'ispessimento delle corde vocali.  
La pratica crudele dell'evirazione dei cantanti incominciò a diffondersi in Europa nel 1400 e divenne comunissima, benché fosse proibita dalle leggi, si vuole che risalisse al divieto fatto alle donne di cantare nelle chiese e alla conseguente necessità di sostituirle, nelle esecuzioni delle composizioni polifoniche, con voci maschili di registro corrispondente.

Tra i più famosi e acclamati cantanti castrati c'è Carlo Broschi chiamato Farinelli a cui è stata dedicata una copiosa letteratura e alcuni film.
Farinelli, come altri cantanti castrati, ebbe un'enorme popolarità e guadagno' ricchezze considerevoli. 



Alcuni cantanti castrati si esibivano presso le cappelle musicali ecclesiastiche altri nei teatri per l'interpretazione delle opere

L'ultimo castrato che prestò servizio presso la Cappella Sistina fu Alessandro Moreschi di cui sopravvivono alcune registrazioni.




La castrazione cadde in disuso nel 1900 e fu vietata dalla Chiesa, dove tale pratica era fino ad allora sopravvissuta (fino alla morte nel 1922 di Alessandro Moreschi)




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