GIORNATA DELLA MEMORIA 27 GENNAIO
LA MUSICA NON SI FERMO'
NEMMENO DENTRO L'ORRORE DEI CAMPI DI CONCENTRAMENTO
PERCHÉ IL 27 GENNAIO SI CELEBRA LA GIORNATA DELLA MEMORIA?
Il 27 gennaio 1945 le truppe sovietiche scoprirono il campo di concentramento di Auschwitz, in Polonia.
La scoperta di Auschwitz e le testimonianze dei sopravvissuti rivelarono al mondo per la prima volta l'orrore del genocidio nazifascista
Ad Auschwitz, circa 10 giorni prima, i nazisti cominciarono la ritirata portando con loro in una marcia della morte, tutti i prigionieri sani, molti dei quali morirono durante la marcia stessa.
L'apertura dei cancelli di Auschwitz mostrò al mondo intero non solo molti testimoni della tragedia, ma anche di strumenti di tortura e di annientamento utilizzati in quel lager nazista.
GAM GAM
Il testo riprende un versetto del Salmo 23 della Bibbia e dice che Dio è fonte di coraggio e conforto.
Gli ebrei la cantano durante lo Shabbat (la festa di riposo che si celebra il sabato).
La canzone è diventata anche uno degli “inni” più toccanti dell’Olocausto (genocidio perpetrato dai nazisti nei confronti degli ebrei) che riguardò più di un milione e mezzo di bambini uccisi dai nazisti.
Il canto è inserito nella colonna sonora del film “Jona che visse nella pancia della balena” ed è stato trascritto dal compositore Ennio Morricone
Testo
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Traduzione
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Gam-Gam-Gam
Ki Elekh |
Anche
se andassi |
Gam
gam è una canzone per RICORDARE !
IL REMIX DI GABRY PONTE
LA MUSICA COMPOSTA NEI CAMPI DI CONCENTRAMENTO
UN SOPRAVVISSUTO DI VARSAVIA
Ecco un APPROFONDIMENTO
sull'utilizzo della musica
nei campi di concentramento
I Giusti tra le nazioni
Con il termine GIUSTI TRA LE NAZIONI si indicano quelle persone non ebree che hanno agito in modo eroico rischiando la propria vita, senza avere nessun interesse personale, per salvare anche un solo ebreo dal genocidio nazista.
Tra i Giusti tra le nazioni c'è anche l'italiano CARLO ANGELA
e OSKAR SCHINDLER, un imprenditore tedesco che ha salvato più di 1000 ebrei dallo sterminio nazista impiegandoli nella sua fabbrica prendendo a pretesto la necessità di forza lavoro per la produzione di materiale necessario per lo sforzo bellico tedesco. Dalla sua storia è stato tratto un libro e poi il famoso film
"SCHINDLER'S LIST"
ad AUSHWITZ
Son morto con altri centoSon morto ch'ero bambinoPassato per il caminoE adesso sono nel ventoAdesso sono nel ventoAd Auschwitz c'era la neveIl fumo saliva lentoNel freddo giorno d'invernoE adesso sono nel ventoAdesso sono nel ventoAd Auschwitz tante personeMa un solo grande silenzioÈ strano, non riesco ancora
ti CONSIGLIO la LETTURA di
ALCUNE FRASI SIGNIFICATIVE
NEL LIBRO DI LILIANA SEGRE
“Al Memoriale della Shoah di Milano, al Binario 21, da cui è partita anche lei per Auschwitz il 30 gennaio del 1944, Liliana ha voluto che venisse apposta all'ingresso una scritta a grandi caratteri: INDIFFERENZA. La malattia della società che spalanca la porta ai carnefici, anzi crea loro il terreno favorevole” “ Dal Binario 21, nei sotterranei della Stazione centrale di Milano partirono 605 persone per Auschwitz in Polonia. Da quel viaggio sono tornati in 22, tra loro c'è anche Liliana Segre “
“Quanta intima violenza è nascosta in piccoli quotidiani gesti di indifferenza”
“Quello che accadeva noi ebrei, avveniva nell'indifferenza generale. Per tutti era come se niente fosse. L'indifferenza”
“Nel 1938 in Italia furono introdotte le leggi razziali che in un colpo solo cancellarono i nostri diritti”
“Gli ebrei persero ogni diritto civile e politico. Le proprietà degli ebrei vennero confiscate dal governo, le loro attività commerciali boicottate, gli ebrei furono interdetti dai pubblici uffici ed esclusi dalle libere professioni. Gli Ebrei non potevano nemmeno possedere una radio o andare in villeggiatura…”
“Cominciai ad andare alla scuola privata, perché con le leggi razziali non potevo più frequentare la scuola pubblica”
“In Germania una nuova materia entra nelle scuole, la scienza delle razze, che ebbe essenzialmente due obiettivi: inculcare l'orgoglio di appartenere alla razza ariana e seminare l'odio contro gli ebrei che vennero descritti come esseri pericolosi, infetti, corrotti e portatori del male”
Esempi di propaganda anti-semita : https://encyclopedia.ushmm.org/content/it/gallery/antisemitism-photographs
“ I fascisti non le piacevano perché usavano toni aggressivi e non accettavano critiche e questo creava un clima di violenza tra le persone”
“Dai 13 anni in giù i bambini venivano mandati direttamente nelle docce ovvero nelle camere a gas. Avevano deciso che, sotto i 13 anni, i ragazzi non fossero abbastanza forti per lavorare nel campo, erano stuck inutili. Stuck ...ci chiamavano così, facendo seguire a questa parola i numeri tatuati sul braccio. In tedesco significa pezzo. Non eravamo più uomini. Ad Auschwitz diventammo … pezzi”
“Il mio desiderio di sopravvivenza era fortissimo. Un desiderio Selvaggio, primitivo, che era prima di tutto del mio corpo, e voleva farcela, che non voleva arrendersi. Non fu un ragionamento consapevole, ma un istinto di cui mi sono resa conto solo dopo, quando tutto era finito”
“Verso la metà di gennaio del 1945 i nazisti fecero saltare in aria il lager. I russi si avvicinavano e loro dovevano fuggire. Distruggendo il campo di Auschwitz volevano cancellare le prove di quello che era successo lì dentro. Il mondo non doveva sapere ma Auschwitz venne distrutto solo in parte, non trovarono il tempo di completare l'opera. I prigionieri e le prigioniere ancora in grado di reggersi in piedi vennero fatti evacuare in fretta. Cominciò la lunga marcia della morte. In tanti non ce la fecero e morirono durante quella fuga perché se cadevi e non ti alzavi, ti uccidevano sparandoti in testa”
“La marcia durò giorni, e poi settimane”
“I soldati si spogliavano, restavano in mutande di fronte a noi scheletri orribili che li guardavamo incredule. Cercavano abiti civili e indossavano qualsiasi cosa per confondersi con noi. Noi, schiave, vedevamo i soldati che prima ci impartivano ordini di morte, morire di paura.”
“... basta anche solo un ragazzo, perché a sua volta, seminerà altra memoria. Io le chiamo le candele della memoria”
“Dobbiamo seminare fino all'ultimo i ricordi, sperando che le generazioni continuino a trasmettere a loro volta ciò che hanno ascoltato da noi”
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